III classe scheletrica: chirurgia o camouflage ortodontico? Il mio approccio
III Classe Scheletrica: chirurgia o camouflage ortodontico? Il mio approccio
Ogni volta che incontro un paziente con una III classe scheletrica, so di avere davanti una delle sfide più complesse dell’ortodonzia. La mandibola, infatti, può crescere eccessivamente rispetto alla mascella, creando un profilo con mento prominente e parte centrale del viso più piatta.
Spesso mi viene chiesto: “Dottore, è sempre necessario ricorrere alla chirurgia?”

Quando serve la chirurgia ortognatica
La risposta più sincera è che, in molti casi, il trattamento ideale è un approccio ortodontico-chirurgico. La terapia ortodontica prepara i denti e il morso, mentre l’intervento di chirurgia maxillo-facciale corregge la discrepanza scheletrica in maniera definitiva.
Questo tipo di trattamento offre risultati eccellenti sia dal punto di vista estetico che funzionale, ma richiede un percorso impegnativo che non tutti i pazienti desiderano affrontare.
Quando è possibile un camouflage ortodontico
In alcuni casi selezionati, invece, è possibile optare per un approccio diverso: il camouflage ortodontico. Con meccaniche complesse e precise, riusciamo a spostare i denti in modo da mascherare la discrepanza scheletrica e ottenere un risultato soddisfacente, senza ricorrere alla chirurgia.
Ovviamente, non è una strada percorribile per tutti: molto dipende dall’età del paziente, dalla gravità della malocclusione e dalle caratteristiche facciali. Ma quando le condizioni lo permettono, il camouflage diventa un’opzione meno invasiva e spesso molto apprezzata dai pazienti adulti. L'immagine sotto si riferisce proprio a questo:

La mia esperienza clinica
Negli anni ho trattato diversi casi di pazienti adulti con III classe scheletrica iperdivergente, dove la chirurgia sarebbe stata una strada possibile ma non accettata dal paziente. In queste situazioni, attraverso un camouflage ortodontico ben pianificato, siamo riusciti a migliorare in modo significativo sia l’occlusione che l’estetica del sorriso e del profilo.
La soddisfazione del paziente, nel vedersi cambiato senza affrontare un intervento chirurgico, è sempre per me un grande risultato.
Conclusioni
Credo fermamente che il ruolo dell’ortodontista sia anche quello di guidare il paziente nella scelta più giusta per il suo caso. Chirurgia o camouflage non sono soluzioni in competizione, ma opzioni complementari: l’importante è valutare attentamente la situazione e proporre il trattamento più adeguato.
Se desideri capire quale percorso sia più adatto a te, sarò felice di ascoltare la tua storia e costruire insieme il piano terapeutico migliore.